Visioni
Shirel Amitaï e «I fantasmi della pace»
Intervista La regista franco-israeliana ha proposto al Festival dei Diritti umani la sua opera prima «La casa delle estati lontane»: «Se si conferma l’idea che una guerra in nome di Israele va perpetrata, non si arriverà mai da nessuna parte»
una scena del film, sotto la regista
Intervista La regista franco-israeliana ha proposto al Festival dei Diritti umani la sua opera prima «La casa delle estati lontane»: «Se si conferma l’idea che una guerra in nome di Israele va perpetrata, non si arriverà mai da nessuna parte»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 maggio 2016
Andrea PrandoliniMILANO
Presentato in anteprima italiana al Festival dei Diritti Umani di Milano, La casa delle estati lontane di Shirel Amitaï è il racconto di tre sorelle che si ritrovano assieme nel luogo della loro infanzia per vendere la casa ereditata dai genitori scomparsi. Girato fra gli interni dell’abitazione e il giardino di ulivi, l’opera prima della regista franco-israeliana ci parla dell’eredità di una casa, ma anche di una Terra, dell’identità di tutti noi, che affonda le sue radici nei luoghi e negli spazi che si occupano mentre si cresce e si vive, e ci dimostra che l’unico percorso possibile per la...