Europa
Shouaib: «Tornare vorrebbe dire morire»
Migranti/la storia In fuga dai Talebani è giunto in Grecia con moglie e 4 figli. Ora, via Turchia, rischia il rimpatrio in Afghanistan. Da impresario edile a contratto per le truppe Isaf a fuggiasco recluso nell’hotspot di Vial sull'isola di Chios
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Migranti/la storia In fuga dai Talebani è giunto in Grecia con moglie e 4 figli. Ora, via Turchia, rischia il rimpatrio in Afghanistan. Da impresario edile a contratto per le truppe Isaf a fuggiasco recluso nell’hotspot di Vial sull'isola di Chios
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 8 aprile 2016Edizione 08.04.2016
Da impresario edile a contratto per le truppe Isaf in Afghanistan, a fuggiasco minacciato dai Taliban. È l’estrema sintesi della storia di Shouaib, 25enne di Kabul, fuggito a febbraio con la moglie e i figli di 9, 6 e 4 anni, più uno di appena 5 mesi. Shouaib aveva un lavoro dignitoso e sicuro, cosa rara in Afghanistan, era il titolare di un’azienda avviata da 12 anni, che durante il comando italiano, tra il 2006 e il 2008 ha realizzato la recinzione alla base di Invicta a 27 chilometri dalla capitale. Lo sentiamo telefonicamente mentre si trova al campo Vial,...