Europa

Sì al piano Juncker, ma con riserve

Consiglio europeo Il vertice dà il via libera, ma restano nodi irrisolti. La messa in opera non prima di giugno. Il Consiglio "prende nota" della proposta della Commissione di non calcolare gli investimenti del Feis nel calcolo dei deficit. Ma la Germania insiste: i soldi devono venire dai privati. Nessuna nuova sanzione alla Russia. La Ue scarica sull'Fmi il finanziamento a favore di Kiev

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 20 dicembre 2014
Lo striscione “Merry Christmas and Happy Austerity”, messo sul cantiere della futura nuova sede del Consiglio europeo a Bruxelles e il gruppo di manifestanti che avevano previsto di assediare i capi di stato e di governo nella zona “europea” della capitale belga si sono trovati un po’ soli ieri: Donald Tusk, il nuovo presidente del Consiglio Ue, ha difatti deciso di racconciare il vertice e ha mandato tutti i casa dopo la cena di giovedi’, annullando la riunione prevista ieri mattina. E’ il nuovo corso, più semplice, più efficace. Semplice, ma non molto efficace, è la conclusione del Consiglio, che...

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