ExtraTerrestre

Si fa presto a dire carbon farming senza giusti criteri finanziari e agroecologici

Il 50% della CO2 emessa non rimane in atmosfera ma si dissolve, metà nell’oceano e metà viene assorbita dal suolo o dalle piante Oltre a patate, latte, salami o bollicine, le aziende agricole europee potranno presto vendere anche crediti di carbonio. I potenziali acquirenti saranno imprese intenzionate a ridurre la loro impronta ecologica […]

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 luglio 2022
Oltre a patate, latte, salami o bollicine, le aziende agricole europee potranno presto vendere anche crediti di carbonio. I potenziali acquirenti saranno imprese intenzionate a ridurre la loro impronta ecologica per dichiararsi carbon neutral o decise a compensare le proprie emissioni. Questo il meccanismo che la Commissione europea sta elaborando per finanziare il carbon farming, cioè per remunerare le pratiche agronomiche, zootecniche e forestali in grado di catturare anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera e stoccarla nel suolo agricolo e nella vegetazione oppure di ridurre il rilascio di CO2 e di altri gas climalteranti come il protossido di azoto (N2O), legato per...

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