Politica
Mafia Capitale, Rodotà: «Siamo di fronte a un doppio stato con poteri extralegali»
Intervista «Il doppio stato oggi è un modo consolidato di gestire il potere. Lo abbiamo visto all'opera all'Expo, al Mose, e in altre città. L'illegalità non è un fenomeno marginale, è centrale nella vita dello Stato»
Stefano Rodotà
Intervista «Il doppio stato oggi è un modo consolidato di gestire il potere. Lo abbiamo visto all'opera all'Expo, al Mose, e in altre città. L'illegalità non è un fenomeno marginale, è centrale nella vita dello Stato»
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 5 giugno 2015
«Davanti ai nostri occhi si è aperto un abisso che la parola corruzione descrive solo parzialmente – afferma Stefano Rodotà – Mafia Capitale conferma l’esistenza di un sistema parallelo che permette solo ai poteri criminali di approvvigionarsi alle risorse pubbliche per lucrare sugli immigrati, sui rom, su tutti coloro che andrebbero tutelati con la solidarietà pubblica e civile. La solidarietà si è capovolta in un’opportunità di arricchimento di un ceto che esercita poteri extralegali o del tutto extralegali». Come definire questo sistema parallelo alla politica “istituzionale”? Quando scoprimmo la P2 venne coniata l’espressione “Doppio stato”. A qualcuno sembrò un’espressione senza...