Lavoro
Maurizio Landini: “Siamo noi il jolly contro il Jobs Act”
Intervista Il segretario Fiom confida nella mobilitazione: «Il Parlamento non può più cambiare quella legge: Renzi mette la fiducia e gli altri la votano». «Se il premier fa sue le proposte della Confindustria e taglia i diritti, porta il Paese allo sciopero»
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini
Intervista Il segretario Fiom confida nella mobilitazione: «Il Parlamento non può più cambiare quella legge: Renzi mette la fiducia e gli altri la votano». «Se il premier fa sue le proposte della Confindustria e taglia i diritti, porta il Paese allo sciopero»
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 25 ottobre 2014
«Voglio essere realista: questo Parlamento qui non farà cambiamenti sul Jobs Act. C’è la fiducia, punto. Al momento opportuno Renzi la mette, e gli altri la votano. È già accaduto al Senato, immagino che accadrà alla Camera: e non è la modifica di qualche virgola a riaggiustare tutto». Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, scende in piazza sapendo che la battaglia è ancora all’inizio, e che non sarà facile, ma ha una certezza: «Sono convinto – spiega – che l’unico modo per migliorare quel testo sia la mobilitazione delle persone, nei territori e nelle fabbriche». Cioè convincerete il premier...