Europa

Sicurezza, il vertice delle parole

Sicurezza, il vertice delle parole

Bruxelles Tante promesse ma niente di fatto. I ministri degli Interni dei 28 si incontrano per stabilire una strategia contro i terroristi senza decidere niente. Salvo riproporre le misure annunciate dopo gli attentati di Parigi

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 25 marzo 2016
Non bastano più di trenta morti per far trovare all’Europa un minimo di unità per combattere il terrorismo. Convocato d’urgenza dopo gli attacchi di Bruxelles, il vertice dei ministri degli Interni e della Giustizia dei 28 si è chiuso ieri praticamente con un niente di fatto. Come al solito, verrebbe da dire. Alla fine tante promesse, come accadde dopo le stragi di Parigi, e tanti impegni da realizzare (forse), ma senza fretta. Quasi tutti entro giugno, vale a dire entro la fine della presidenza olandese. Di fatto si riparte dalla lista dei nomi dei passeggeri in entrata e in uscita...

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