Alias Domenica
Sigieri di Brabante contro Tommaso: Bruno Nardi dantista a Lovanio
Studi danteschi Alla Fondazione Franceschini le carte profilano un filologo di statura europea, decisivo nel mettere in luce l’influenza dell’averroismo sul pensiero di Dante
Giusto di Gand, Ritratto di Dante Alighieri, 1473-’75 ca., Parigi, Louvre
Studi danteschi Alla Fondazione Franceschini le carte profilano un filologo di statura europea, decisivo nel mettere in luce l’influenza dell’averroismo sul pensiero di Dante
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 8 aprile 2018
«Gilson è buon testimone che la non piccola influenza del pensiero gentiliano e crociano non m’ha fatto scostare dal buon metodo della ricerca storica la quale consiste, come ha insegnato il nostro Vico, nell’accertare il vero con l’autorità de’ filologi e nell’avverare il certo con le ragioni de’ filosofi». Così Bruno Nardi, nella sua recensione a Dante et la philosophie di Étienne Gilson, apparsa nel 1940 – quando era ormai una figura di spicco, atipica e prestigiosa, nel panorama della medievistica internazionale – metteva a fuoco, anche attraverso il forte richiamo a Vico, il suo modo di accostarsi alla storia...