Visioni
Silvia Gribaudi, l’armonia e la grazia al di là del canone
Palcoscenico Intervista alla coreografa, il suo «Festa» aprirà Torinodanza l’11 settembre. Per «Graces» ci siamo chiesti che cosa volesse dire creare un’armonia dei corpi, quale fosse l’idea di bellezza da rappresentare nella nostra quotidianità
Silvia Gribaudi foto di Luca Giabaurdo
Palcoscenico Intervista alla coreografa, il suo «Festa» aprirà Torinodanza l’11 settembre. Per «Graces» ci siamo chiesti che cosa volesse dire creare un’armonia dei corpi, quale fosse l’idea di bellezza da rappresentare nella nostra quotidianità
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 luglio 2020
Il corpo e la sua bellezza al di fuori dei canoni standard, la relazione imprescindibile con il pubblico, la grazia e l’armonia nel danzatore, il comico e il potere della risata, la scena al tempo del Covid. Sono questi alcuni degli argomenti che incalzano nelle creazioni e nei progetti di Silvia Gribaudi, danzatrice, performer e coreografa italiana che con luminosità colpisce per guizzo creativo, capacità di scrittura, messa in gioco del rapporto interpersonale con gli spettatori. SARÀ LEI ad aprire l’11 settembre Torinodanza Festival alle Fonderie Limone di Moncalieri con l’evento inaugurale Festa, ed è ancora lei, con i suoi...