Cultura
Silvia Rosi, l’album reinventato della diaspora
Mostre «Disintegrata», la personale dell'artista presso la Collezione Maramotti (visitabile fino al 28 luglio), nella cornice di Fotografia Europea
«Disintegrata con foto di famiglia», 2024 © Silvia Rosi (realizzata con il supporto di Collezione Maramotti)
Mostre «Disintegrata», la personale dell'artista presso la Collezione Maramotti (visitabile fino al 28 luglio), nella cornice di Fotografia Europea
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 30 aprile 2024
Arianna Di GenovaREGGIO EMILIA
Disintegrata. È questa la parola pungente scelta dalla fotografa Silvia Rosi per descrivere il suo ultimo lavoro, appena presentato presso la Collezione Maramotti diretta da Sara Piccinini, a Reggio Emilia, nella cornice della XIX edizione del festival Fotografia Europea. «Tutte le immagini della mostra sono in qualche modo – spiega l’artista – il titolo deriva da una frase che, un giorno, mia madre ha pronunciato: ’Prima ero integrata e ora sono disintegrata’. L’ho trovata interessante perché parlava dell’esperienza più ampia della diaspora, in cui si attraversano diversi viaggi all’interno di sé stessi per arrivare al punto in cui si finisce...