Internazionale
Silvio, hai sentito parlare dell’«effetto Dalai Lama»?
Quel pasticciaccio brutto dell’acquisizione del Milan La telenovela «milanista» sembra non avere fine, tra banche che si sfilano controlli incrociati, bufale, rumors, dicerie, società create al volo e hedge found speculativi. L’intera vicenda ha preso la piega già vista con la trattativa tra Berlusconi e il broker thailandese Bee Taechaubol
Quel pasticciaccio brutto dell’acquisizione del Milan La telenovela «milanista» sembra non avere fine, tra banche che si sfilano controlli incrociati, bufale, rumors, dicerie, società create al volo e hedge found speculativi. L’intera vicenda ha preso la piega già vista con la trattativa tra Berlusconi e il broker thailandese Bee Taechaubol
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 31 marzo 2017
Si chiama effetto Dalai Lama. A studiarlo sono stati nel 2010 Andreas Fuchs e Nils-Hendrik Klann, economisti dell’università di Gottingen, analizzando le ricadute commerciali, in mancate intese con Pechino, successive agli incontri del leader spirituale tibetano con capi di Stato, di governo e leader politici. LA TELENOVELA Anche questa variabile è entrata in ballo per tentare di dare un senso alla telenovela della cessione del Milan da Fininvest a una cordata di investitori cinesi, guidata dall’enigmatico uomo d’affari Li Yonghong, tramite il veicolo Sino-Europe Sport, fondato a maggio del 2016 con un capitale di 100 milioni di renminbi, pari a...