Commenti
Simbologia e accecamento della violenza
Palmira, Aleppo, Baghdad La distruzione dei monumenti è consustanziale alla guerra. Ma molto più del vedere è potente l’oscuramento. Ecco perché del leone di Palmira non sappiamo se esiste ancora o è stato distrutto
Palmira, Aleppo, Baghdad La distruzione dei monumenti è consustanziale alla guerra. Ma molto più del vedere è potente l’oscuramento. Ecco perché del leone di Palmira non sappiamo se esiste ancora o è stato distrutto
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 6 luglio 2015
Una feroce opera di oscuramento simbolico sta cancellando il volto del medio Oriente. Palmira, anche con le ultime immagini criminali di adolescenti che mettono sotto il giogo prima dell’esecuzioni prigionieri di guerra dell’esrcito siriano, Aleppo, ma ancor prima Badhgad ed il nord dell’Afganistan, vengono progressivamente privati delle loro specificità per ridiventare pure entità geografiche sulle mappe delle forze belligeranti. Già al tempo dei Romani l’Africa era un terrain vague con una scritta che riassumeva questa visione del mondo: hic sunt leones. La stessa prospettiva la ritroviamo al tempo della Conferenza di Berlino, nel 1883, quando le potenze coloniali sancirono la...