Alias Domenica
Simenon: Maugin o la ricerca dell’uomo nudo
un romanzo 'autobiografico' «Le persiane verdi» (Adelphi), del 1950, ha una costruzione serrata, a volumi, e un protagonista statuario: il grande Maugin, attore famoso che si analizza, come lo scrittore, con feroce lucidità
André Kertész, Ombre della Torre Eiffel a Parigi, 1929
un romanzo 'autobiografico' «Le persiane verdi» (Adelphi), del 1950, ha una costruzione serrata, a volumi, e un protagonista statuario: il grande Maugin, attore famoso che si analizza, come lo scrittore, con feroce lucidità
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 2 settembre 2018
Potremmo dirlo un romanzo plastico, di volumi, un ritratto a molteplici dimensioni, una scultura più che un quadro. Se non fosse che dell’immobilità riconosciuta alle statue non ha proprio nulla: è mobilissimo, fitto di fili sovrapposti, oscillante tra affilate percezioni del presente e affioramenti dal sobbollire della coscienza. Statuario, invece, è il suo protagonista, sempre pieno del suo corpo – malato o sano – e abituato a esibirlo incrollabile, vibrante. È Maugin, «il grande Maugin», che dà spessore unico a Le persiane verdi di Georges Simenon ottimamente ritradotto per Adelphi, un cinquantennio dopo la sua apparizione italiana, da Federica Di...