Visioni
Simon Boccanegra, tra sonorità infuocate le due anime verdiane
A teatro Lorenzo Viotti dirige con equilibrio un cast di livello, non convince la regia troppo scarna di Daniele Abbado
Una scena da «Simon Boccanegra» – foto di Brescia & Amisano/La Scala
A teatro Lorenzo Viotti dirige con equilibrio un cast di livello, non convince la regia troppo scarna di Daniele Abbado
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 3 febbraio 2024
Fabio VittoriniMILANO
Portare in scena Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi non è semplice e l’allestimento in programmazione al Teatro alla Scala in questi giorni ne è la prova. Certamente incide il fatto che la struttura di quest’opera, alla quale il compositore diceva di voler bene «come si vuol bene al figlio gobbo», è il prodotto di due cantieri aperti a distanza di molti anni: il primo nel 1857 su libretto di Francesco Maria Piave per il Teatro La Fenice di Venezia, dove l’opera fece fiasco; il secondo nel 1881 con il libretto rivisto da Arrigo Boito al Teatro alla Scala di Milano,...