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Simone, dell’incontro e dell’invito

Simone Carella, un ricordo In una realtà, quella di Roma e di questo Paese, dove gli esseri umani girano a vuoto, non si incontrano e spesso si riducono o alla comunicazione compulsiva o al […]

Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 8 ottobre 2016
In una realtà, quella di Roma e di questo Paese, dove gli esseri umani girano a vuoto, non si incontrano e spesso si riducono o alla comunicazione compulsiva o al silenzio, Simone Carella è stato per più di quaranta anni l’uomo dell’incontro e dell’invito. Avrei giurato che quasi lo facesse apposta a mettersi nei quattr’angoli della città a intercettare le persone. Trovarselo di fronte voleva dire entrare in contatto col mondo. E con gli altri, con le loro esperienze. Accadeva spesso d’incontrarci in percorsi assolutamente diversi. Ogni volta era un abbraccio, ogni volta stabiliva un nuovo appuntamento. La sua era...

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