Alias

Sincronie jazz, la regola del «2»

Sincronie jazz, la regola del «2»«Tuskegee Experiments» (1992), il primo album come leader del clarinettista jazz Don Byron

1952-2002/Titoli imperdibili che hanno contraddistinto anni cruciali nella storia e nell’evoluzione del genere afroamericano 70 anni fa l’album «Gerry Mulligan/Chet Baker», un decennio dopo tocca a Ellington e Coltrane. Le innovazioni dei Weather Report, le esplorazioni elettriche di John McLaughlin, l’omaggio degli artisti britannici ai musicisti sudafricani

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 17 dicembre 2022
Si parte da una constatazione. In genere il jazz, come varie forme d’arte, viene percepito (e proposto) in modo diacronico: molte storie della musica di matrice afroamericana illustravano i vari stili uno dopo l’altro, come se morto il bebop nascesse l’hard bop, oppure seppellito il jazz elettrico anni Settanta si tornasse a quello acustico di impostazione modale. Tutto ciò sorvolando sulla contemporaneità e intersezione tra uscite discografiche, programmazione concertistica e sulla viva e pulsante attività jazzistica. In una visione più realistica e approfondita il jazz va percepito in una visione sincronica: vari stili e tendenze, come le stagioni produttive (e...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi