Alias Domenica
Singer, la colpa di esserci ancora
Narrativa Yiddish Tra il ’57 e il ’58, Bashevis Singer pubblica i capitoli confluiti, dopo la morte, in «Ombre sullo Hudson», anti-saga traversata da eros, angoscia, fiacche volontà, coscienze infelici
Milton Avery, «Young Couple (Husband and Wife)», 1963
Narrativa Yiddish Tra il ’57 e il ’58, Bashevis Singer pubblica i capitoli confluiti, dopo la morte, in «Ombre sullo Hudson», anti-saga traversata da eros, angoscia, fiacche volontà, coscienze infelici
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 maggio 2021
Nel discorso pronunciato per il conferimento del Nobel nel 1978, Isaac Bashevis Singer dichiarò, con parole sicure, il bisogno di osservare attentamente le domande senza risposta e i paradossi del presente. Con accenti di smagato pessimismo e ironia malinconica, vedeva i presagi spengleriani di declino farsi concreti, in un contesto connotato da un’estrema aridità, privo ormai di una fede salda. La perdita di contatto con il testo biblico – per secoli fonte incontrastata di solidità e afflato morali, la cui robustezza sentiva ormai infragilita sotto l’assalto del materialismo e di una radicale sfiducia in Dio – gli sembrava proiettare il...