Europa

Sinistra e ambientalismo per una nuova agenda politica

Strasburgo Abbiamo chiesto ad alcuni protagonisti italiani della sinistra, dell’ambientalismo, dei movimenti, di misurarsi con un orizzonte e con le possibilità di un lavoro comune. È emersa la necessità di un’altra politica capace di costruire un’alternativa e mettere fine al trentennio liberista. Disoccupazione di massa, disuguaglianze record e cambiamento climatico possono trovare una soluzione solo nella «democrazia praticata». Un valido antidoto all’antipolitica e un terreno di convergenza per i movimenti

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 giugno 2014
Le elezioni europee del 25 maggio hanno sancito la vittoria del Partito popolare. I partiti e i movimenti di destra che associano un forte antieuropeismo a derive populiste e xenofobe hanno conquistato circa 140 seggi su 751, 60 in più rispetto alle elezioni europee del 2009. Ma l’appuntamento elettorale ha segnato anche l’avanzata dei partiti della sinistra europea e dei Verdi, che a Bruxelles portano 97 parlamentari. Si può partire da questo risultato per immaginare la costruzione di uno spazio politico che, sulla base di un’agenda condivisa e di un superamento delle divergenze, tenti un’inversione della rotta d’Europa? Abbiamo chiesto...

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