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Sinistra spaccata, la sindaca Colau tra due fuochi
Verso il primo ottobre L'alcaldesa vuole facilitare la partecipazione dei cittadini alla «mobilitazione», ma non mettere in pericolo i funzionari e l’istituzione viste le decisioni del Tribunale costituzionale. Per Podemos la consultazione è giusta, ma questa non è valida
Elisenda Alamany, communication manager di Catalunya en Comu, Xavier Domenech portavoce di En Comu Podem, la sindaca di Barcellona Ada Colau e il leader di Podemos Pablo Iglesias celebrano la Diada – LaPresse
Verso il primo ottobre L'alcaldesa vuole facilitare la partecipazione dei cittadini alla «mobilitazione», ma non mettere in pericolo i funzionari e l’istituzione viste le decisioni del Tribunale costituzionale. Per Podemos la consultazione è giusta, ma questa non è valida
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 12 settembre 2017
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
Il referendum dell’1 ottobre ha già ottenuto diversi risultati politici importanti. Il primo e più rilevante dei quali è che la questione catalana è ben salda al centro dell’agenda politica spagnola. Da molti punti di vista, e come è sempre stato, una manna per il governo Rajoy. Il quale non deve più preoccuparsi dei numerosi casi di corruzione, che l’hanno perfino portato a dover testimoniare in un processo (cosa mai accaduta finora), né di dover spiegare gli accordi segreti di vendita di armi all’Arabia Saudita (proprio quando gli attentati mettono in luce il pericolo di avere amici del genere), o...