Alias Domenica

Sirene, permanenza di un mito tendente alla metamorfosi

Sirene, permanenza di un mito tendente alla metamorfosiI compagni di Ulisse portano in salvo l’eroe lontano dall’isola delle sirene, mosaico romano di Dougga, part., II sec. d.C., Tunisi, Bardo; in alto, Federico Zuccari, Taddeo copia le antichità romane, part., 1595, Los Angeles, Getty

Ricezione del classico Dall’Odissea al web, da Apollonio Rodio ad Andersen, da donne-uccello a donne-pesce, come attestava Luciano di Samosata nel trattato La dea Siria (ora da La Vita Felice): mille fonti e racconti in Sirene di Elisabetta Moro, per il Mulino

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 26 gennaio 2020
Contro l’esistenza degli ibridi semiumani che popolano tanti dei miti antichi più famosi, già Lucrezio aveva brandito il suo razionalismo demolitorio: come sarebbe possibile per due nature tanto diverse – umana e animale – convivere e crescere insieme nello stesso organismo? Ma i miti non vivono certo in ragione della loro verisimiglianza. E se i centauri e le scille negati da Lucrezio sono da tempo relegati all’inerzia variopinta degli antichi testi e dei bestiari fantastici insieme a satiri, minotauri e sfingi, ben diversa sorte è toccata alle sirene. Come sia stato possibile per queste creature tuffarsi da uno scoglio nell’Odissea...

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