Politica

Siria, Gentiloni mette in fuorigioco leghisti e grillini

Siria, Gentiloni mette in fuorigioco leghisti e grilliniPaolo Gentiloni ieri alla camera

Parlamento Intervenendo alla camera e al senato, il presidente del Consiglio tiene insieme un'appassionata dichiarazione di filo atlantismo con un giudizio severo sulla soluzione militare della crisi. Nel pieno delle manovre per il nuovo esecutivo, deputati e senatori di Salvini e Di Maio sono così costretti a interventi prudenti

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 18 aprile 2018
«Motivata», «mirata» e «circoscritta» sono i tre aggettivi con i quali davanti al parlamento Paolo Gentiloni qualifica la risposta di Usa, Francia e Gran Bretagna ad Assad. Aggettivi attentamente calibrati, il primo addirittura identico a quello che lo stesso presidente del Consiglio utilizzò ad aprile del 2017 in occasione del primo bombardamento di Trump in Siria, dopo la strage di Idlib. L’attenzione alle parole illumina lo sforzo diplomatico dell’Italia: prendere le distanze dall’opzione militare confermando però la fedeltà all’alleanza atlantica. Cosa che Gentiloni fa con ancora maggior convinzione perché si accorge che sia la Lega che il Movimento 5 Stelle...

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