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Siria, le alleanze improbabili e la «questione kurda»
Siria Oggi i campi sono mischiati e l’obiettivo è uno solo, sul quale sono concordi tutti: bloccare i kurdi siriani del Rojava portatori di un’idea di nazione democratica federalista, socialista e femminista. Unico ambito associabile a qualcosa di sano rispetto alla palude ideologica e politica che si muove intorno al loro destino
Kerry e Lavrov a Ginevra – Lapresse
Siria Oggi i campi sono mischiati e l’obiettivo è uno solo, sul quale sono concordi tutti: bloccare i kurdi siriani del Rojava portatori di un’idea di nazione democratica federalista, socialista e femminista. Unico ambito associabile a qualcosa di sano rispetto alla palude ideologica e politica che si muove intorno al loro destino
Pubblicato circa 8 anni faEdizione del 27 agosto 2016
Nello spietato gioco di alleanze e cambi di campo, ribaltoni e inversioni in atto in Siria, l’incontro tra il ministro degli esteri russo Lavrov e il segretario di stato americano Kerry rappresenta un momento importante. Mentre scriviamo l’incontro è in corso a Ginevra, cerimoniere Staffan de Mistura. È probabile che l’unico risultato che verrà raggiunto, ufficialmente, sarà il cessate il fuoco di 48 ore per consentire un respiro ad Aleppo, ma quello che conta di più sarà il risultato del dialogo riservato tra Usa-Russia che vedremo specchiato negli eventi dei prossimi giorni. La Siria è ormai un quadro che comincia...