Internazionale
Per i rifugiati siriani non è la Valle dell’Eden
Libano Viaggio tra i profughi siriani. Nella Valle della Bekaa e nella regione di Akkar, i rifugiati sono esposti allo sfruttamento, alle discriminazioni e ora anche alla violenza dei residenti libanesi. Ad aiutarli due ong italiane, Gvc e Terre des Hommes, e i ragazzi della Papa Giovanni XXIII
Profughi siriani a Masharia al Qaaa – Michele Giorgio
Libano Viaggio tra i profughi siriani. Nella Valle della Bekaa e nella regione di Akkar, i rifugiati sono esposti allo sfruttamento, alle discriminazioni e ora anche alla violenza dei residenti libanesi. Ad aiutarli due ong italiane, Gvc e Terre des Hommes, e i ragazzi della Papa Giovanni XXIII
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 23 dicembre 2016
Michele GiorgioValle della Bekaa (Libano)
Il taxi corre come la lingua del suo autista. Ali al Mallah è un fiume in piena. I profughi siriani sono il bersaglio. Le parole ricordano quelle che ripetono i leghisti nel nord-est italiano. «I siriani ci stanno rubando il lavoro» ci spiega mentre ad alta velocità andiamo da Sidone verso Beirut. «Quel ragazzino lì che vende fazzoletti di carta? È un siriano. Il garzone della panetteria? È un siriano. E quelli che portano quei sacchi? Tutti siriani, tutti siriani». Alza la voce al Mallah quando ci racconta del lavoro che avrebbe perduto a causa dei profughi siriani. «Fino a...