Sixties, l’invasione del British blues
La copertina dell'album "Tons of Sobs" dei Free
Alias

Sixties, l’invasione del British blues

Miti 2/Tappa fondamentale per la nascita della scena fu l'incendiario tour nel Regno Unito di Muddy Waters Tra i nomi più rilevanti, oltre a quello di Mayall, spiccano i Blues Incorporated di Alexis Korner, gli Animals e i Them
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 10 agosto 2024
Si dice «British blues», e ci si accorge, mentre scorrono i nomi, che prima si farebbe a nominare tout court tutto quanto o quasi è successo nel rock in tumultuosa evoluzione tra i primi anni Sessanta e, a prenderla stretta, la metà abbondante del decennio successivo. Il blues innestato sul rock’n’roll ha allora spodestato in terra d’Inghilterra lo skiffle degli anni Cinquanta, impersonato da un entertainer di razza come Lonnie Donegan, ma presto finito nel registro delle cose belle e passate. C’è stata un tappa fondamentale, naturalmente: l’arrivo in terra d’Albione, nel 1958, di uno sconvolgente Muddy Waters. Chi si...

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