Lavoro
Sky «discrimina» giornalista donna tenendola a casa
Tribunale del Lavoro La lavoratrice era stata ingiustamente trasferita a Milano nonostante una figlia disabile. Il giudice di Roma: volontà di estrometterla dalla redazione, il lavoro non è solo guadagno ma dignità
L'ex sede di Sky a Roma
Tribunale del Lavoro La lavoratrice era stata ingiustamente trasferita a Milano nonostante una figlia disabile. Il giudice di Roma: volontà di estrometterla dalla redazione, il lavoro non è solo guadagno ma dignità
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 5 febbraio 2020
Reintegrata dal giudice, tenuta a casa da Sky. Il caso di della giornalista M. L. fa parte di una pratica sempre più diffusa nelle aziende: «hai vinto la causa ma non ti faccio lavorare pur pagandoti lo stipendio». L’esempio lo aveva dato Fca ai tempi di Marchionne nei confronti dei due operai Fiom licenziati a Melfi – Barozzino e Lamorte – nel 2010. Ora però arriva una sentenza innovativa che contempla anche la discriminazione di genere. Il tribunale del lavoro di Roma – giudice Amalia Savignano – ha accolto il ricorso urgente disponendo «l’immediata e concreta riadibizione presso la redazione...