Italia
Slam poetry sul populismo. Guerra di parole a San Vittore
Carcere e retorica Nell’istituto penitenziario milanese i detenuti sfidano gli studenti a colpi di rap sui casi di cronaca. Stefania, la detenuta vincitrice: «Sono stata condannata prima dai giornali e poi da un giudice. Quando uscirò non sarò quella che sono diventata ma quella che sono stata».
«Guerra di parole» nel carcere di San Vittore, iniziativa organizzata dall’associazione «Per la retorica – Maria Cristina Fraddosio
Carcere e retorica Nell’istituto penitenziario milanese i detenuti sfidano gli studenti a colpi di rap sui casi di cronaca. Stefania, la detenuta vincitrice: «Sono stata condannata prima dai giornali e poi da un giudice. Quando uscirò non sarò quella che sono diventata ma quella che sono stata».
Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 1 dicembre 2019
Da Locke a Habermas, fino agli studi più recenti con l’avvento della rete, l’opinione pubblica è da secoli oggetto di riflessioni e critiche. Per un verso espressione intrinseca della società moderna e del sistema democratico, per l’altro tribunale insolente capace di violente manifestazioni d’odio. Chi sbaglia nella vita lo sa bene che potrebbe finire nel ciclone dei processi collettivi. E poco importa che li esercitino i propri familiari, poche centinaia di concittadini o irruenti leoni da tastiera. L’ostracismo che si innesca nuoce in egual misura. Quale sia la sua reale essenza, se sale della democrazia o dominio del populismo, se...