Alias Domenica
Virus, echi del mondo che verrà
Pensiero critico Rivisitazioni di un lessico per il futuro prossimo, a margine dell’ultimo saggio di Slavoj Žižek, «Virus», che il filosofo sloveno aggiornerà via via: da Ponte alle Grazie in versione digitale
Gerd Ludwig, «Sleeping Car, Beatrice Street», 2012
Pensiero critico Rivisitazioni di un lessico per il futuro prossimo, a margine dell’ultimo saggio di Slavoj Žižek, «Virus», che il filosofo sloveno aggiornerà via via: da Ponte alle Grazie in versione digitale
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 marzo 2020
C’è da attendersi che il moltissimo tempo libero cui si è costretti dal virus e dalla conseguente quarantena possa dar vita a dei Post Coronial Studies, che leggeranno tutta la realtà non più nel senso del dominio del Gestell tecnologico o del Kapitale satanico, ma del Virus. Sebbene con un tono meno infiammato e più sobrio del consueto, Virus, di Slavoj Žižek (traduzione di Valentina Salvati e Federico Ferrone, Ponte alle Grazie, pp. 48, € 3,99) sembra confermare questo sospetto. Žižek scrive cose che, da lui, potevamo facilmente prevedere, e cioè che la crisi richiede una rinnovata solidarietà, ossia «una...