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Smart working, decelerare è un’aspirazione più che una certezza
Smartworking Il desiderio di voler lavorare anche a distanza soprattutto se letto secondo un’ottica di genere, aspira a un miglioramento di quanto sperimentato fin qui
Smartworking Il desiderio di voler lavorare anche a distanza soprattutto se letto secondo un’ottica di genere, aspira a un miglioramento di quanto sperimentato fin qui
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 6 aprile 2022
In questi giorni fra gli aggiornamenti che riguardano la cosiddetta fine dello stato di emergenza ci aspettavamo anche quelli che riguardano lo smart working o lavoro agile. Uscire dallo stato di emergenza per questa modalità di lavoro, a cui ci siamo collettivamente abituati dal marzo 2020, significa uscire dal sistema di semplificazioni che ne hanno permesso un’applicazione così estesa e accelerata, non proprio lineare. A quanto pare bisognerà aspettare fino alla fine di giugno. Le aziende private possono continuare a remotizzare il lavoro secondo quanto sperimentato fin qui, nelle aziende pubbliche gli accordi sono già obbligatori e anche i regolamenti...