Lavoro
Smemoranda, gli ex lavoratori: «Scelte scriteriate, minacce, sessismo»
La denuncia Venduti gli asset (tra cui Zelig), le maestranze non sono state pagate. E accusano: «Le battute sui corpi erano continue, così come quelle omofobe. le donne erano considerate ancelle»
La denuncia Venduti gli asset (tra cui Zelig), le maestranze non sono state pagate. E accusano: «Le battute sui corpi erano continue, così come quelle omofobe. le donne erano considerate ancelle»
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 25 gennaio 2024
«Sarebbe bastato grattare sotto la superficie per capire quello che stava succedendo a Smemoranda». Sono i lavoratori e le lavoratrici dell’azienda che ideava il celebre diario a denunciare, dietro anonimato per paura di ritorsioni, una realtà diversa rispetto a quella raccontata dalla dirigenza in occasione del fallimento dell’asta per l’acquisizione del marchio. Comunicati stampa atti a scatenare la nostalgia generazionale per l’oggetto di culto. Per gli ex dipendenti della Smemo si è trattato di una crisi cominciata molti anni prima della pandemia, oggi addebitata dalla società come causa principale del fallimento, avvenuto già lo scorso marzo. Sebbene l’agenda, nata nel...