Politica
Smentite e depistaggi, ma Renzi rimane in silenzio
Omicidio Regeni Dal governo italiano si leva solo la voce del ministro degli Esteri, Gentiloni, che si limita a ribadire: «Non ci accontentiamo di ricostruzioni facili o verità di comodo»
Roma, 24/11/2014, Matteo Renzi riceve a Villa Madama il golpista Al Sisi – Lapresse
Omicidio Regeni Dal governo italiano si leva solo la voce del ministro degli Esteri, Gentiloni, che si limita a ribadire: «Non ci accontentiamo di ricostruzioni facili o verità di comodo»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 16 febbraio 2016
Eleonora MartiniROMA
È un silenzio mortificante, quello del premier Matteo Renzi davanti alle smentite e ai depistaggi egiziani. Mentre l’ambasciatore di Al Sisi in Italia, Amr Helmy, mantiene il punto fermo sulla versione ufficiale confermando che Giulio Regeni «non è stato arrestato dagli apparati di sicurezza egiziani come citano alcune fonti dei media» e arriva a invitare gli inquirenti italiani a «prendere distanza dai mass-media» perché così richiede la «professionalità delle indagini congiunte», dal governo italiano si alza la voce troppo solitaria del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a ribadire che «non ci accontentiamo di ricostruzioni facili o di verità di comodo»....