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Social offline in Turchia, opposizioni all’attacco: l’Akp perde terreno

Social offline in Turchia, opposizioni all’attacco: l’Akp perde terrenoIl messaggio di Demirtas dal carcere

Turchia/Siria Sedici ore di blocco dopo la notizia dell'uccisione di 33 soldati a Idlib. Il Chp chiede una sessione di urgenza al presidente del parlamento, che la nega. Il leader detenuto dell'Hdp: «Ora si alzi la voce della pace»

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 febbraio 2020
Per sedici ore, tra la sera di giovedì e il primo pomeriggio di ieri, i social media in Turchia non hanno funzionato. A dirlo è NetBlocks, organizzazione che monitora gli shutdown di internet in giro per il mondo. Dal lancio della notizia dell’uccisione di 33 soldati turchi a Idlib Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, WhatsApp non erano utilizzabili. Meglio evitare, verrebbe da dire, la tempesta di post e commenti che avrebbero messo in imbarazzo il governo turco. All’interno del paese la situazione è sempre meno stabile. Con l’economia ferma al palo (cresciuta solo delle 0,9% nel 2019, dopo la crisi estiva...

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