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Soft Machine Legacy, fusione a caldo
Storie/La nuova vita della formazione che fu di Robert wyatt e Daevid Allen Un nuovo disco, «Burden of Proof», un album tributo e un cd di inediti riportano in auge la storica band inglese
Soft Machine Legacy
Storie/La nuova vita della formazione che fu di Robert wyatt e Daevid Allen Un nuovo disco, «Burden of Proof», un album tributo e un cd di inediti riportano in auge la storica band inglese
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 16 novembre 2013
Dal vivo, ma anche in studio, la band utilizza trattamenti particolarissimi, onde inventare continue tessiture sincopate, paesaggi sonori espansive che forse quarant’anni fa non si possono nemmeno immaginare. Le possibilità apparentemente illimitate di Soft Machine Legacy piacciono tanto ai fan dei Seventies, quanto ai sostenitori di una loro fusion aperta, spontanea, ricca di potenti groove e focose energie. Tra grandi sforzi, avventure soniche alle chitarre, loop di basso leggendari, batteria incalzante, fuzztronic e sistemi di campionamento sui fiati in tempo reale (stratificando alcune armonie imprevedibili), Soft Machine Legacy sembra talvolta assai più numerosa di un semplice quartetto. E se a...