Internazionale
Soldi e stellette: il tentacolare business dell’esercito egiziano
Egitto Le forze armate gestiscono il 35-40% del Pil del paese. Producono di tutto, dal cibo alle tv, e ottengono gli appalti più redditizi. Su di loro si fonda il potere extraparlamentare di al-Sisi
Un soldato dell'esercito egiziano – Reuters
Egitto Le forze armate gestiscono il 35-40% del Pil del paese. Producono di tutto, dal cibo alle tv, e ottengono gli appalti più redditizi. Su di loro si fonda il potere extraparlamentare di al-Sisi
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 aprile 2016
La famiglia Regeni, con la sua caparbia e necessaria ricerca della verità, non sfida solo uno Stato. Sfida un sistema monolitico di potere in cui interessi economici, strategia politica e autoritarismo si intrecciano nelle mani dei responsabili, diretti e indiretti, della morte di Giulio. Le apparenti spaccature dentro il governo egiziano tra Ministero degli Esteri (che ancora ieri ribadiva al quotidiano al-Shorouq l’intenzione di collaborare con l’Italia) e il Ministero degli Interni (intenzionato a salvarsi dalla tempesta) possono essere relegate in un angolo, esercizi filosofici che difficilmente si tradurrano in un reale cambiamento degli equilibri nazionali. Non è un caso...