Internazionale

Solo il 3% dell’acqua di Gaza è idonea al consumo umano

Solo il 3% dell’acqua di Gaza è idonea al consumo umanoGaza, in attesa di riempire le taniche – Iyad El Baba/UNICEF

Territori Palestinesi Occupati Non rispetta i parametri internazionali anche l'acqua filtrata distribuita da società private e che beve gran parte della popolazione. L'allarme dell'Autorità Palestinese dell'Acqua: servono subito impianti di dissalazione ma i progetti procedono lentamente anche per l'embargo israelo-egiziano di Gaza

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 3 giugno 2016
«Vieni avanti…parcheggia a destra. Il serbatoio dell’acqua è da quel lato». Tareq Yazji indica dove fermarsi all’autista dell’autobotte. L’uomo ferma l’automezzo e con gesti rapidi allunga un tubo e lo aggancia alla cisterna dell’abitazione. Più indietro i figli di Tareq si preparano a riempire tre grosse taniche. «Va avanti così da anni – ci spiega l’uomo – non abbiamo l’acqua potabile e dobbiano rifornirci con le autobotti. I bombardamenti (israeliani del 2014) hanno aggravato la situazione. In questa zona, tra Nusseirat e Khan Yunis, le autorità non sono ancora riuscite a riparare completamente la rete idrica. In ogni caso –...

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