Internazionale
Sono passati 40 anni. Nunca más, Argentina
24 marzo Complici dei militari nel 1976, gli Stati uniti oggi corrono a sostenere il nuovo governo di destra. Con quella che Madri e Abuelas di Plaza de Mayo definiscono una «provocazione»: un presidente Usa al Parco della Memoria nell’anniversario del golpe. Anche il Nobel Pérez Esquivel dice no alla visita nel luogo simbolo dei desaparecidos
24 marzo Complici dei militari nel 1976, gli Stati uniti oggi corrono a sostenere il nuovo governo di destra. Con quella che Madri e Abuelas di Plaza de Mayo definiscono una «provocazione»: un presidente Usa al Parco della Memoria nell’anniversario del golpe. Anche il Nobel Pérez Esquivel dice no alla visita nel luogo simbolo dei desaparecidos
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 24 marzo 2016
Sono passati 40 anni da quando una giunta militare, senza sparare un colpo, s’insediò nella Casa Rosada, sede del governo argentino. Un inizio in sordina per quella che sarebbe diventata la più sanguinaria dittatura della sua storia. Un golpe programmato da tempo si materializzò il 24 marzo 1976 senza bombardare il palazzo né riempire gli stadi con prigionieri politici, come aveva fatto Pinochet in Cile. Allora alcuni si sono illusi immaginando che Jorge Videla fosse quasi un moderato. Ma dopo i primi giorni operai, delegati sindacali, studenti, avvocati, persone che avevano anche un minimo impegno sociale cominciarono ad essere prelevate...