Internazionale
«Sono sfuggiti all’inferno, respingerli in Libia è da criminali»
Sea Watch 3 La portavoce della Ong Giorgia Linardi: «Uno dei naufraghi ha raccontato di essere stato costretto a seppellire cadaveri per preparare il centro di detenzione alla visita di operatori esterni, per renderlo più presentabile»
Sea Watch 3
Sea Watch 3 La portavoce della Ong Giorgia Linardi: «Uno dei naufraghi ha raccontato di essere stato costretto a seppellire cadaveri per preparare il centro di detenzione alla visita di operatori esterni, per renderlo più presentabile»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 giugno 2019
«Uno dei naufraghi ha raccontato di essere stato costretto a seppellire cadaveri per preparare il centro di detenzione alla visita di operatori esterni, per renderlo più presentabile». È una delle storie dei migranti bloccati a bordo della Sea Watch 3. «Anche il più piccolo, solo 12 anni, è stato imprigionato senza un valido motivo – ha raccontato la portavoce dell’Ong, Giorgia Linardi. C’è chi è stato venduto, pare, a un ufficiale del governo. Ha lavorato come servo per potersi comprare la libertà ed essere messo su un gommone». Tutte le volte che i naufraghi sono ricondotti in Libia vengono imprigionati:...