Internazionale
«Sono tornato, ora riscattiamo il Brasile». Lula, primo affondo
Libero e forte Per l’ex presidente primo giorno fuori dal carcere: «Mi sento più a sinistra di quando ci sono entrato». E primo discorso, di nuovo davanti alla sede del sindacato dei metallurgici, 581 giorni dopo l’arresto, per ricevere l’abbraccio della sua gente
L'abbraccio della folla dopo il primo discorso da uomo libero tenuto da Lula ieri a São Bernardo do Campo – Ap
Libero e forte Per l’ex presidente primo giorno fuori dal carcere: «Mi sento più a sinistra di quando ci sono entrato». E primo discorso, di nuovo davanti alla sede del sindacato dei metallurgici, 581 giorni dopo l’arresto, per ricevere l’abbraccio della sua gente
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 10 novembre 2019
Di nuovo a São Bernardo do Campo, di fronte alla sede del sindacato dei metallurgici, 581 giorni dopo. Era il 7 aprile del 2018, e Lula, prima di consegnarsi, «a testa alta», alla polizia federale di Curitiba, aveva tenuto proprio lì il suo discorso di lotta, di speranza e di denuncia. Letteralmente sommerso dall’abbraccio del suo popolo, in carcere, quel giorno, non era entrato da uomo sconfitto, ma da leader forte e combattivo. E ANCORA PIÙ FORTE e combattivo è apparso ieri, dopo 19 mesi di calvario, lanciando da São Bernardo, di fronte a un’enorme moltitudine di sostenitori, un messaggio...