Visioni

Sons d’hiver, itinerari jazz tra immagini di resistenza

Sons d’hiver, itinerari jazz  tra immagini di resistenzaMarc Ribot trio – foto di M. Rodrigues

Note sparse Trentaduesima edizione per il festival parigino che vive del rapporto con sale, teatri, equipes locali

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 31 gennaio 2024
Quanti festival del jazz italiani potrebbero offrire una programmazione del genere? Sons d’hiver – 33esima edizione – non è formalmente un festival di jazz, ma il jazz, e derivati e dintorni, è in gran parte il suo ambito. La rassegna (quest’anno 17 appuntamenti) è sostenuta dal (massiccio) dipartimento della Val-de-Marne – adiacente a Parigi a est e sud-est – e dalla regione dell’Ile-de-France; i concerti si tengono sia in aree della capitale al confine con la Val-de-Marne, sia soprattutto all’esterno, a volte appena fuori dal Périphérique, spesso in una banlieue più profonda; di anno in anno c’è una bella rotazione...

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