Peter Hujar, Ritratto di Susan Sontag, 1975
Alias Domenica
Sontag, meglio una erotica che una ermeneutica
Classici della critica Il memorabile esordio di Susan Sontag, una sistematica demistificazione di idee correnti e stereotipi di merci veicolate dall’industria culturale, ora riproposto da Nottetempo: «Contro l’interpretazione»
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 8 maggio 2022
In una clausola di Contro l’interpretazione (che uscì nel ’66 e l’anno dopo in Italia nei «Quaderni della Medusa» per la storica versione di Ettore Capriolo) è scritto senza mezzi termini che «l’arte è una secrezione, non una costruzione». Non ci aspetteremmo un anti-intellettualismo così tranchant dalla raffinata intellettuale di soli trentatre anni, Susan Sontag, che è appena riapprodata a New York dopo un lungo e rigoroso apprendistato tra Berkeley, Chicago e Harvard. L’anti-intellettualismo è tuttavia una solida componente della cultura americana se a rileggere la prima delle cinque parti, quella a carattere teorico, che compongono questo memorabile esordio –...