Alias Domenica
Sophie Calle, lacrime e cacciatori
A Parigi, Musée de la Chasse, l’artista francese (insieme a Serena Carone) in «Beau doublé, Monsieur le Marquis!» Sophie Calle mette in dialogo la sua straziante arte della memoria con i trofei venatori del museo. La morte, a volte, si rovescia in riso catartico, liberatorio
Sophie Calle, dalla serie Histoires vraies © Musée de la Chasse et de la Nature – Sophie Calle / ADAGP – Cliché: Béatrice Hatala
A Parigi, Musée de la Chasse, l’artista francese (insieme a Serena Carone) in «Beau doublé, Monsieur le Marquis!» Sophie Calle mette in dialogo la sua straziante arte della memoria con i trofei venatori del museo. La morte, a volte, si rovescia in riso catartico, liberatorio
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 4 marzo 2018
Daniele CapraPARIGI
Nel cuore del Marais a metà strada tra il Museo Picasso e il Centro Pompidou, il Museo della Caccia e della Natura rappresenta una meta, se non proprio sconosciuta, trascurata sia dai turisti che dagli stessi parigini. È la sorprendente mostra Beau doublé, Monsieur le Marquis! curata da Sonia Voss, che occupa le sale espositive con le opere di Sophie Calle e della sua ospite Serena Carone (fino all’11 febbraio), a condurci qui, in uno spazio barocco sorprendentemente stratificato, in cui nelle vetrine, nei cassetti, nei gabinetti si mescolano armi antiche, animali impagliati, schedari, quadri, disegni, sculture, diari, suppellettili, e...