Lavoro

Sorvegliare (e punire) le famiglie in cambio di un sussidio

Sorvegliare (e punire) le famiglie in cambio di un sussidioAl centro per l'impiego – LaPresse

Workfare all'italiana Si profilano le «politiche attive del lavoro» più penalizzanti in Europa: i «poveri assoluti» percettori del sussidio detto impropriamente «reddito di cittadinanza» saranno sorvegliati insieme ai membri delle loro famiglie e dovranno rispettare l'obbligo di lavoro gratuito, la formazione obbligatoria. Mentre si parla di spostamenti fino a 500 km, obbligatori per disoccupati oltre i 12 mesi, obbligati ad accettare un'offerta di lavoro su tre. Il decreto sul sussidio simbolo del governo Lega-Cinque Stelle è atteso entro 14 giorni insieme alla «Quota 100»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 gennaio 2019
Tutta la famiglia dei percettori del sussidio di povertà chiamato impropriamente «reddito di cittadinanza» sarà sorvegliata dallo Stato affinché i titolari rispettino l’obbligo di lavorare gratuitamente otto ore a settimana; seguano obbligatoriamente corsi di formazione; non rifiutino tre offerte di lavoro. Stando alle ultime anticipazioni sul decreto che potrebbe essere emanato dal governo nei prossimi 14 giorni, insieme a quello sulle pensioni «quota 100» per non fare scalciare la gamba leghista dell’ircocervo populista, sembra che il disoccupato da sei mesi dovrà accettare almeno un’offerta di lavoro su tre entro 250 chilometri da casa. Se lo è da più di 12...

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