Internazionale
Sospesa detenzione ma condizioni Mohammed Allan restano critiche
Israele/Territori Occupati Il detenuuto palestinese ha interrotto il digiuno attuato per oltre 60 giorni dopo la sospensione della sua detenzione "amministrativa" decisa dalla Corte Suprema. Ma il suo stato di salute resta grave, i medici parlano di danni neurologici forse permanenti. Sgomento a Gaza per il rapimento di quattro palestinesi da parte di uomini dell'Isis
Israele/Territori Occupati Il detenuuto palestinese ha interrotto il digiuno attuato per oltre 60 giorni dopo la sospensione della sua detenzione "amministrativa" decisa dalla Corte Suprema. Ma il suo stato di salute resta grave, i medici parlano di danni neurologici forse permanenti. Sgomento a Gaza per il rapimento di quattro palestinesi da parte di uomini dell'Isis
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 21 agosto 2015
Michele GiorgioGERUSALEMME
Il mistero avvolge le condizioni di salute di Mohammed Allan, il prigioniero palestinese protagonista di un digiuno di protesta dal 18 giugno fino a due giorni fa, quando la Corte Suprema israeliana ha sospeso l’ordine di “detenzione amministrativa”, il carcere senza processo, spiccato nei suoi confronti dalla procura militare lo scorso novembre per sospetta “militanza nel Jihad Islami”. Secondo il dottor Hezy Levy, primario dell’ospedale Barzilai di Ashkelon l’interruzione dello sciopero della fame – annunciata ieri ufficialmente da Allan – avrebbe avuto un effetto positivo immediato sulla salute del prigioniero palestinese. Allan respirerebbe di nuovo da solo e avrebbe cominciato...