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Sostegni vitali e aiuto al suicidio, l’assurda disparità
Fuoriluogo La rubrica settimanale a cura di Fuoriluogo
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Pubblicato 5 mesi faEdizione del 12 giugno 2024
Tra pochi giorni la Corte Costituzionale si pronuncerà circa l’aiuto medico al suicidio e i suoi ambiti di legittimità. Per ricapitolare: la stessa Corte nel 2019, con sentenza 242, pur mantenendo valido il divieto di «aiuto al suicidio» (art. 580), aveva indicato un’area di «non punibilità» per chi presta aiuto, a condizione che il malato rientrasse in determinati criteri: l’essere affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che il malato stesso reputa intollerabili; ma anche «l’essere tenuto in vita da Trattamenti di Sostegno Vitali-Tsv». La sentenza 242 riguardava il caso del Dj Fabo, che si trovava...