La guerra delle cifre sull’adesione allo sciopero.
Il relativo silenzio del Manifesto mi fa sospettare che la bilancia prenda più verso la versione “flop” che verso quel 70% di media vantato, mi pare, da parte sindacale.
Probabilmente la precettazione nel settore trasporti ha funzionato come minaccia deterrente.
Si possono riempire delle piazze ( di militanti) e contestualmente avere una bassa adesione complessiva.
Scrivo così perché si è efficacemente “rivoluzionari” solo se si ha cognizione delle situazioni reali, senza illusioni e senza illudere. (Il ben noto motto gramsciano: la verità è rivoluzionaria).
Del resto cosa di più ci si poteva aspettare, dopo decenni di emarginazione della parte “conflittuale” del sindacato anche all’ interno della CGIL?
La rieducazione del mondo del lavoro al conflitto non si fa in un giorno, sarà “lavoro” di più lunga lena.