Alias
Sotto il reale il simbolo
Margarethe von Trotta Dal convegno e dalla personale di Firenze dedicato alla regista, un intervento che riassume la sua vita per il cinema ed evidenzia i significati simbolici del suo lavoro
Barbara Sukova nella parte di Ildegard von Bingen in "Vision"
Margarethe von Trotta Dal convegno e dalla personale di Firenze dedicato alla regista, un intervento che riassume la sua vita per il cinema ed evidenzia i significati simbolici del suo lavoro
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 7 marzo 2015
Circa un mese fa è uscito a Parigi Baal, un film di Volker Schloendorff del ‘69 (attualmente disponibile in Dvd), tratto dall’omonima pièce di Bertold Brecht (con al centro un personaggio luciferino), dopo una «censura» durata più di 40 anni da parte degli eredi del commediografo che non erano d’accordo sull’adattamento. Interpreti Rainer W. Fassbinder e Margarethe von Trotta, con Hannah Schygulla in un piccolo ruolo. Era il periodo in cui, per entrare nel mondo del cinema, la von Trotta faceva l’attrice – ma soprattutto la sceneggiatrice – dei primi film di quello che stava per diventare Il Nuovo Cinema...