Visioni

Sotto il segno di Argento

Sotto il segno di ArgentoUna scena da Profondo rosso

Cinema «Paura», l’autobiografia del regista, pubblicata per Einaudi, ripercorre la sua vocazione e il suo rapporto con l'immaginario italiano

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 13 dicembre 2014
Fra riconoscimenti alla carriera, il bagno di folla locarnese nell’ambito della retrospettiva Titanus, il restauro di Profondo rosso e Paura, autobiografia pubblicata da Einaudi, il 2014 è, tra le altre cose, a sorpresa, un anno argentiano. Come a scongiurare un ritiro dalle scene invocato dai critici più severi, ferocemente delusi dagli esiti degli ultimi lavori di Argento. D’altronde, e questo è senz’altro un elemento che andrebbe analizzato nel contesto più ampio dell’industria cinematografica italiana, la parabola argentiana presenta non pochi punti di contatto con quella di registi come Riccardo Freda, Mario Bava e Lucio Fulci. Autori immediatamente riconoscibili per il...

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