Internazionale

«Sottostimata l’ampia rete di connivenza di Salah»

«Sottostimata l’ampia rete di connivenza di Salah»

Intervista Arturo Varvelli responsabile dell’Osservatorio terrorismo dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi): «L’alto numero di foreign fighters partiti dal Belgio è il chiaro sintomo di un sistema di integrazione parzialmente fallito»

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 marzo 2016
«Salah si è potuto mimetizzare per quattro mesi in questa città, questa rete di connivenza doveva fare supporre che ad essere attiva non fosse solo una piccola cellula. C’è stata sicuramente una sottostima del fenomeno». Sugli attentati di ieri a Bruxelles abbiamo chiesto un’opinione ad Arturo Varvelli responsabile dell’Osservatorio terrorismo dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Tra gli argomenti, subito dopo i fatti, quando ancora si cercano di capire le dinamiche, quante persone sono state impiegate negli attacchi e in che modo eventualmente l’intelligence avrebbe potuto adoperarsi, spicca senza dubbio la forza delle cellule islamiste pronte a colpire...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi