Aspettavo chi commentasse, e giustamente l’attesa non ha dato risultati. Già ne abbiamo parlato anche troppo. La vicenda si presta ormai a zero discussioni.
Ma per non lasciare vergine questo spazio mi va di citare dal Corriere della Sera :
“Invece di chiedere lui venia ai compagni di strada (e agli elettori) per averli messi in imbarazzo, e magari rassicurarli riguardo alla propria affidabilità con una spiegazione convincente, Soumahoro recita il lamento dell’offeso, come se fosse la vittima di un raggiro.
Vive da anni con una persona che, secondo il gip, «ha mostrato elevata spregiudicatezza criminale nell’attuare un programma delinquenziale» a scapito dei migranti per i quali egli si batte. E, anziché farsi delle domande, si dà solo delle risposte.
Stereotipate, per giunta: sarebbe tutto un complotto dovuto al colore della sua pelle e toccava allo Stato vigilare sulle eventuali malefatte delle parenti strette…
Il razzismo non c’entra un fico, anzi un comportamento così lamentoso e sfuggente non fa che portare nuovi argomenti ai razzisti veri…” [Gramellini]