Alias Domenica
Souto de Moura, rasare meglio che disegnare
"Souto de Moura. Memória, Projectos, Obras", a cura di Francesco Dal Co e Nuno Graça Moura, Casa da Arquitectura-Electa In occasione della mostra di Porto, un volume fa il punto sull’opera dell'architetto portoghese di cui Alvaro Siza aveva colta l’originalità sin dagli esordi, alla fine del salazarismo. Il suo segno è neomodernista ma soprattutto "oggettuale"
Eduardo Souto de Moura, Casa das Histórias Paula Rego Cascais, Portogallo, foto James Florio
"Souto de Moura. Memória, Projectos, Obras", a cura di Francesco Dal Co e Nuno Graça Moura, Casa da Arquitectura-Electa In occasione della mostra di Porto, un volume fa il punto sull’opera dell'architetto portoghese di cui Alvaro Siza aveva colta l’originalità sin dagli esordi, alla fine del salazarismo. Il suo segno è neomodernista ma soprattutto "oggettuale"
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 14 giugno 2020
Lo scrisse Alvaro Siza già ai suoi esordi che Eduardo Souto de Moura (Porto 1952) sarebbe diventato un architetto influente. Suo giovane collaboratore, Siza ne aveva valutate le qualità nel progetto per São Victor del programma di edilizia popolare SAAL, Serviço de Apoio Ambulatório Local, avviato dopo la Rivoluzione dei Garofani, 1974. Nei primi anni ottanta, Souto de Moura intraprese un percorso autonomo, su consiglio proprio di Siza, e più tardi si ritrovò con il suo studio nello stesso edificio di Rua do Aleixo 53 dov’era stato con Siza e dove c’era anche l’atelier di Fernando Távora, maestro di entrambi....