Visioni

«Space Invaders», il videogioco per antonomasia

«Space Invaders», il videogioco  per antonomasia

Maboroshi Una mostra appena conclusasi a Tokyo ha celebrato i quarant’anni dall’uscita di uno dei videogiochi che più hanno fatto la storia e la fortuna del settore

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 3 febbraio 2018
Una mostra appena conclusasi a Tokyo ha celebrato i quarant’anni dall’uscita di Space Invaders, uno dei videogiochi che più hanno fatto la storia e la fortuna del settore diventandone, per un certo periodo, il simbolo. Progettato nel 1978 da Tomohiro Nishikado per conto della giapponese Taito, il videogioco in cui bisogna difendere la terra da un’invasione aliena è stato uno dei capostipiti di quella tipologia di giochi per arcade che tanto avrebbero influito sulle abitudini dei giovani tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta. Sale giochi, gettoni e capannelli che si formavano attorno al campioncino...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi